CERCASI – oggetti disoccupati Prefazione CERCASI ci presenta lo specchio della nostra società consumistica, senza ammonimenti, senza farci la morale. Gli oggetti rimasti senza lavoro non vogliono essere dimenticati e con una certa poesia ci ricordano che anche noi potremmo diventare inutili e venir abbandonati o lasciati lì. Note informative Roma, la città eterna, è impregnata di storia e carica di monumenti. Questo la rende una città ricca, soprattutto di turisti. Ma la città vive e respira anche oltre Piazza Venezia, la Scalinata di Spagna, il Pantheon. Roma non ha soltanto la Storia, ha molti volti che ci parlano dei suoi abitanti. La Fontana di Trevi ha indubbiamente qualcosa da raccontarci. Ma cosa ne sappiamo di un inquilino che vive in un appartamento in Via dei Sardi? Le città vivono e si animano grazie alla gente. E da sempre la gente vive attorniata di oggetti. Suzana Richle ha restituito a questi oggetti l’attenzione che meritano. CERCASI è quindi un racconto di storie e di volti. L’artista Le sue opere si muovono tra arte figurativa e arte rappresentativa e trovano la loro espressione nei settori dell’arte dell’azione, dell’intervenzione e dell’installazione. Tutti i suoi lavori contengono elementi teatrali. L’artista concepisce i suoi lavori come una specie di “pezzo di teatro nella vita quotidiana” o anche come “un’opera d’arte nel teatro della vita”. Con il presente lavoro “CERCASI” si manifesta una volta di più la sua particolare capacità di percezione. “Come rendere sensibile la gente sommersa di impressioni sensoriali?” Una domanda che Suzana Richle si è posta proprio in una città i cui “luoghi pubblici” sono diventati di per sé un’ “arte quotidiana” naturale: Roma. Un’attenzione per la quale ringraziamo di cuore anche voi! Testo: Anette Herbst |
CERCASI - GESUCHT Vorwort CERCASI hält uns den Spiegel unserer Konsumgesellschaft vor, ohne den Zeigefinger zu erheben oder gar moralisch zu werden. Die arbeitslos gewordenen Dinge gewinnen wieder an Aufmerksamkeit und erinnern uns auf poetische Weise daran, dass auch wir unnütz, verlassen oder gar abgestellt werden könnten. Hintergrund Rom, die „ewige Stadt“ ist geschichtsträchtig und monumentenschwer. Das macht sie reich - vor allem an Touristen. Diese Stadt lebt und atmet aber auch jenseits der Piazza Venezia, der spanischen Treppe, des Pantheon. Rom hat nicht nur Geschichte sondern Gesichter. Gesichter, die von den Bewohnern erzählen. Die Fontana di Trevi hat zweifellos auch etwas zu erzählen. Aber was weiss sie über einen Mieter eines Appartements in der Via dei Sardi. Städte werden von Menschen bewohnt und belebt. Und den Menschen begleiten seit jeher Dinge. Suzana Richle hat diesen Dingen ihre Beachtung zurückgegeben. CERCASI erzählt somit von Geschichten und Gesichtern. Zur Person Ihre Arbeiten bewegen sich zwischen Bildender und Darstellender Kunst und finden ihren Ausdruck im Bereich Aktionskunst, Intervention und Installation. Alle ihre Arbeiten sind geprägt von theatralen Elementen. Für sie bedeuten diese eine Art „Theaterstück im Alltag“ oder auch ein „Kunstwerk im theatralen Leben“. Mit dem hier vorliegenden Werk CERCASI zeigt sich einmal mehr ihre besondere Art der Wahrnehmung. „Wie sensibilisert man Menschen, die mit Sinneseindrücken überflutet werden?“ Eine Frage, die sich Suzana Richle ausgerechnet in einer Stadt stellte, in der der „öffentliche Raum“ bereits eine natürliche „Alltagskunst“ zu leben scheint: Rom. Einer Aufmerksamkeit, für die wir uns an dieser Stelle auch bei Ihnen herzlich bedanken! Text: Anette Herbst
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